Valutazione del Rischio da esposizione ad Agenti Cancerogeni e Mutageni (D.Lgs. 81/08 Titolo IX Capo II) – obbligatorio dal 27/11/1994

art. vrcan

 

La valutazione dei rischi di esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni è obbligatoria per tutte le attività lavorative che comportano tale rischio. Questa valutazione è necessaria quando nelle schede di sicurezza dei prodotti chimici impiegati è riportata l’indicazione di pericolo H350 o H351, o in caso di esposizione a polveri di legno duro, acciaio inox con cromo esavalente, silice cristallina, benzene, e altri composti pericolosi. La valutazione considera le caratteristiche delle lavorazioni, la loro durata, frequenza, quantitativi di agenti utilizzati, concentrazione e capacità di penetrazione nell’organismo.

 

La valutazione deve inoltre includere le attività lavorative che comportano la presenza di agenti cancerogeni o mutageni, i quantitativi di sostanze utilizzate, il numero dei lavoratori esposti, l'esposizione dei lavoratori e le misure preventive e protettive adottate. Si devono considerare anche le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti cancerogeni. Il Datore di Lavoro deve ripetere la valutazione in caso di modifiche significative del processo produttivo o ogni tre anni.

 

Un agente cancerogeno è una sostanza classificata nelle categorie cancerogene 1 o 2, mentre un agente mutageno è una sostanza classificata nelle categorie mutagene 1 o 2. Il valore limite per questi agenti è la concentrazione media ponderata in funzione del tempo, rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore. Non vengono svolti campionamenti personali o ambientali.