Valutazione Rischio per Lavoro Minorile (D.Lgs. 345/99 e s.m.i.) – obbligatorio dal 15/05/2008

art. vrm

 

I bambini di età inferiore a 16 anni devono astenersi dall'esercizio di qualsiasi lavoro. I ragazzi tra i 16 e i 18 anni possono lavorare in attività culturali, artistiche, sportive, pubblicitarie e nel settore dello spettacolo solo con l'assenso scritto dei genitori e l'autorizzazione della Direzione Provinciale del Lavoro, a condizione che le mansioni non ostacolino il loro sviluppo fisico. È stato fissato il compimento del sedicesimo anno di età come requisito per l'accesso al mondo del lavoro, prioritizzando il percorso di istruzione e formazione professionale.

 

Il D.Lgs. 81/08 richiede che il datore di lavoro effettui una valutazione dei rischi per i lavoratori minori prima di impiegarli e in occasione di ogni modifica significativa delle condizioni di lavoro. Se emergono rischi importanti, il datore di lavoro deve impedire al minore di svolgere certe mansioni e adottare misure per garantire la sua salute e sicurezza. La valutazione deve considerare lo sviluppo non completo del minore, la mancanza di esperienza, consapevolezza e capacità di discernimento sui rischi lavorativi, e le condizioni delle attrezzature e del posto di lavoro.

 

Inoltre, devono essere valutate l'esposizione agli agenti fisici, chimici e biologici, la movimentazione manuale dei carichi, la manipolazione delle attrezzature di lavoro, e la pianificazione dei processi di lavoro. È vietato ai minori lavorare durante le ore notturne, con eccezioni per attività culturali, artistiche o sportive, purché il lavoro non superi la mezzanotte. Gli adolescenti devono sottoporsi a una visita medica preventiva e a visite periodiche almeno una volta all'anno. La valutazione deve essere aggiornata quando variano le condizioni di lavoro che influenzano i rischi per i minori.